Solitari con le carte
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Trentuno

Gioco classico con le carte
per le feste di Capodanno e Natale

Il gioco del trentuno
Il gioco del trentuno
Il punteggio massimo a trentuno


Trentuno

ORIGINE DEL GIOCO
Per giocare a trentuno occorre un mazzo di carte italiane da 40.
Nonostante le ricerche effettuate, non è stato possibile determinare l'origine del gioco del 31, gioco di carte tipicamente natalizio per giocare piccole somme di denaro.
Nulla a che vedere con il Ventuno e il Black jack, ricorda il Cucù solo per quanto riguarda le puntate e le vite di ciascun giocatore. Una certa rassomiglianza con il colore al poker, essendo necessario per vincere, combinare le carte per seme per ottenere il punteggio più alto. Ma solo questo perché non ci sono rilanci o puntate libere per cui, mal che vada, a fine partita ciascun giocatore perderà al massimo soltanto le puntate stabilite all'inizio del gioco.
Si gioca con un mazzo da 40 carte italiane, anche se esiste una variante con 52 carte francesi.
É un gioco simile a Mambassa e alla Petrangola che si praticano sul litorale marchigiano e in Romagna.





REGOLE DI GIOCO DEL TRENTUNO
Come si gioca a trentuno?
Il trentuno è un gioco a eliminazione: i giocatori che perdono tutte le loro puntate, infatti, escono dalla partita, e vince l'ultimo che resta in gioco fino alla fine.
Il numero di giocatori può variare da un minimo di 4 fino a un massimo di 7, ma in molti tavoli si arriva anche a 10.
Le carte dal 2 al 7 valgono il valore nominale; tutte le figure (cavallo, fante e re) valgono 10, mentre l'Asso vale 11.
Per calcolare i punti si devono utilizzare solo carte dello stesso seme scelto del giocatore stesso.
Inizialmente ogni giocatore prepara dinanzi a sé tre puntate dello stesso valore.
Come detto, è un gioco a eliminazione. Un solo giocatore vincerà l'intera posta in palio ("piatto"). Infatti per ogni tornata di gioco chi ha in mano il punteggio più basso delle tre carte pagherà una posta perdendo una vita.
Il mazziere prescelto distribuisce tre carte coperte a ciascun giocatore compreso sé stesso. Infine posiziona le carte rimanenti ("tallone") scoprendo soltanto una carta che incomincia a formare la pila degli scarti.
Il giocatore di turno, per migliorare il proprio punteggio, può decidere di pescare la carta coperta in cima al tallone oppure prendere la carta scoperta in cima alla pila degli scarti. Bisogna prima pescare una carta e successivamente scartarne una nella pila degli scarti, che diverrà così disponibile per il giocatore successivo. Ci si può preventivamente accordare per l'obbligo dello scarto prima di prendere la carta dal tallone. Le carte, come detto, per essere combinate tra loro devono essere dello stesso seme. Per esempio se in mano abbiamo: asso di coppe, asso di spade e un re di bastoni il nostro punteggio è pari a 11 perché possiamo utilizzare un solo seme. Se invece abbiamo in mano asso, dieci e fante di denari, il nostro punteggio è di 31 punti.
Alcune particolarità del gioco da rispettare: divieto di bussare al primo giro; chi dichiara il 31, anche al primo giro, interrompe il gioco immediatamente; se un giocatore dichiara 31 tutti gli altri perdono una posta. Naturalmente è lecito accordarsi diversamente prima dell'inizio del gioco.
Chi ha in mano un punteggio superiore a 25, può "bussare" (nella maggior parte dei tavoli però questo limite non viene osservato). In questo caso l'ultimo a giocare sarà chi si trova alla sinistra di chi ha bussato. Alla fine del giro tutti devono mostrare le loro carte. Chi avrà il punteggio più basso dovrà mettere nel piatto una delle sue puntate. Se il punteggio più basso è condiviso da più giocatori, questi perderanno una posta ciascuno.
L'ultimo contendente a rimanere in gioco vince l'intero piatto.


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