Gioco classico con le carte
per le feste di Capodanno e Natale
Cucù - saltacavallo
ORIGINE DEL GIOCO
Per giocare a cucù/saltacavallo occorre un mazzo di carte italiane da 40.
Insieme con il sette e mezzo e il trentuno, a parte la tombola, questo gioco tiene banco (mi si scusi il gioco di parole) durante il periodo natalizio.
Incerte le origini, probabilmente francesi, e la data di nascita, in realtà il saltacavallo è una variante del cucù.
Una posta fissa per ciascuna vita di ogni giocatore, perde chi ha la carta più bassa e vince chi rimane da solo in vita sono le caratteristiche principali del cucù.
Non è perciò un gioco d'azzardo in quanto la perdita massima di ogni partita è già stabilita dall'inizio.
Tuttavia, essendo le regole molto variegate nelle diverse zone d'Italia, consigliamo di accordarsi preventivamente per evitare futili discussioni che possono rovinare il clima di festa,
oppure potete attenervi a quelle che riportiamo più sotto che sono le più comuni.
Le carte valgono per il loro valore facciale (l'Asso vale 1 sino al Re che vale 10); ciascun Re però ha una funzione speciale: blocca lo scambio di carta.
Per vostra curiosità in Francia si gioca con un mazzo da 32 oppure 52 carte a secondo dei partecipanti. Una prima menzione di questo gioco in Francia è del 1694 nella prima edizione del dizionario dell'Accademia di Francia,
ma solo nel 1725 sono stabilite le regole del gioco dall'Accademia Universale dei Giochi, Parigi.